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Montecatini Val di Cecina un paese vocato alla produzione di energia.

29 agosto 2009

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Innanzitutto non c’è da confonderlo con Montecatini Terme. A Montecatini Val di Cecina, le terme non ci sono, c’è il vento. E dopo diversi anni di studi di fattibilità in questo paesino toscano in provincia di Pisa, a pochi chilometri da Cecina, hanno realizzato un importante Parco Eolico che fornisce l’energia per 6000 famiglie. Recentemente, infatti, nella zona della miniera sono stati installati 6 aerogeneratori da 1500 kW ciascuno per una potenza totale di 9 MW.

Il territorio di Montecatini Val di Cecina ha avuto fin dall’antichità una forte vocazione mineraria. Con la con la crisi delle attività estrattive soprattutto rame che, guarda caso, è anche  un ottimo conduttore elettrico. Oggi le attività industriali sono legate quasi esclusivamente all’estrazione del salgemma, un settore che ha comunque conosciuto, a partire dagli anni ’80, una forte contrazione degli addetti.

La realizzazione del parco eolico , in tempi record per l’Italia, circa sei mesi, ha innescato sinergie tra l’Amministrazione Comunale, che ha fortemente voluto rilanciare il territorio attraverso questa iniziativa, il Consorzio per le risorse geotermali e la Leitwind, società del bolzanese leader nel settore che è un altro fiore all’ochiello italiano.

La particolarità di questi generatori è quella che anche a basso regime di ventosità ( tre metri al secondo) producono energia.

Il parco eolico, con la vicina miniera, oramai suggestivo museo, rappresenterà per gli abitanti della zona anche un forte rilancio economico. Molti sono già i turisti che vanno a fare delle escursioni lungo il percorso dove sono state posizionate le pale.

Se all’inizio qualcuno degli abitanti aveva delle titubanze, sia sull’aspetto economico, sia sull’impatto ambientale, oggi, tutti insieme, promuovono le fonti rinnovabili.

Una vera occasione anche di sviluppo turistico della zona. Se pensate di andarci anche per un week end non resta che prenotare. Vi consiglierei, non appena la calura estiva sarà terminata, di assaggiare la “zuppa del minatore”. Una vera prelibatezza.

Indagine sullo stato di salute delle acque del lago di Vico e controllo dei valori tossici nelle acque potabili

11 novembre 2008

Indagine sullo stato di salute delle acque del lago di Vico e controllo dei valori tossici nelle acque potabili

“Ma che acqua beviamo?” Questo è lo slogan della campagna controllo sicurezza acqua potabile dei cittadini viterbesi. L’ADUC, l’associazione nazionale per i diritti dei consumatori, e Accademia Kronos hanno incaricato due laboratori di analisi ambientali certificati e un gruppo di idrogeologi di Roma per avviare una attenta analisi delle acque del lago di Vico e di quelle che giungono nelle case.

Da un primo sommario controllo sono emerse situazioni allarmanti a causa della presenza di sostanze chimiche in eccesso nelle acque del lago di Vico, tra queste fosfati e nitrati, risultate de intense attività agricole. Certamente sono state analisi senza alcun valore legale, ma pur sempre capaci di allarmare i cittadini. Tra nove giorni saranno i risultati degli accurati prelievi effettuati ieri da chimici e biologi sul lago a dare le risposte esatte con valore legale.

Il vero problema secondo gli esperti di Accademia Kronos non è solo l’Arsenico, di per sé pericoloso per la salute umana, ma comunque esistente per la geologia della zona indipendentemente dall’opera antropica, ma la presenza di metalli pesanti ed elementi chimici provenienti dall’uso di fitofarmaci e concimi chimici usati e quasi sempre abusati nelle zone vicine al lago.

Da un indagine presso i vari consorzi agrari che forniscono fertilizzanti , diserbanti e pesticidi agli agricoltori viterbesi, si è appreso che gran parte di questi signori non rispetta neppure le precauzioni suggerite dalle case produttrici, ma che per una distorta filosofia, usa abbondare nella loro irrorazione, soprattutto nei noccioleti, oltre ogni limite consentito.

Sta di fatto che nelle acque di Vico si è sviluppata un alga rossa che nei periodi di infiorescenza, a dicembre e ad aprile, può creare seri problemi alla salute umana. Quest’alga alimentata da fosfati e prodotti azotati, classici dei fertilizzanti chimici, ha trovato il suo habitat ideale, mentre le alghe verdi endemiche capaci di fornire ossigeno al lago sono state spazzate via dai vari prodotti chimici usati per diserbare. Il problema ora è che il lago di Vico si avvia verso una inesorabile fase di eutrofizzazione(mancanza di ossigeno). Questo fatto preoccupa i pescatori professionisti del lago di Vico che temono una improvvisa e drammatica moria di pesci proprio per la mancanza di ossigeno nelle acque del lago.

Accademia Kronos e l’ADUC hanno stipulato un accordo con due grandi laboratori di analisi ambientali per consentire ai cittadini del viterbese di sapere

che acqua esce dai loro rubinetti e cosa bevono o prelevano dai loro pozzi. Analisi rigidamente scientifiche e di valore legale garantite da seri professionisti.

In attesa dei risultati ufficiali dei due laboratori, chiunque volesse prenotarsi per far effettuare analisi delle acque potrà telefonare alla sede di Accademia Kronos di Ronciglione attrezzata per la raccolta di campioni per analisi delle acque. Si può telefonare tutte le mattine ad esclusione del sabato ai seguenti numeri: 0761.093080, 0761.093098, 0761.223480.